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Omonimo Veneziano 2 - ai Murazzi


di erocoppia
30.07.2019    |    4.373    |    4 9.0
"“Sborrala dài” fa Ludovico mentre la scopa “Voglio vederle la faccia strisciata di bianco” Isa con un vago sorriso si volta verso il marito, annuisce e..."
Sono passati due giorni dall’incontro col libraio, e per Isa il dopo è sempre difficile: deve metabolizzare l’accaduto, capire perché alla fine si è prestata al gioco perverso del marito e alla libidine dello sconosciuto, e soprattutto chiarire a sé stessa quanto in tutto questo abbia contato il fatto che quell’uomo, istintivamente, le era piaciuto.
È domenica, e c’è un bel sole. Si sono svegliati presto. Escono, raggiungono il Lido, affittano due biciclette e poco dopo le nove sono già ai Murazzi.
Pochissima gente, silenzio… e quella particolare atmosfera, sempre più rarefatta quanto più si allontanano. Tra due muraglioni c’è ancora una spiaggetta vuota: legano le biciclette sull’argine e la raggiungono a piedi.
C’è solo sabbia, salmastro e luce, e sulla sabbia qualche rottame di legno, col quale per fare un po’ d’ombra costruiscono una specie di tenda usando uno dei loro teli da bagno. Poi salgono su un muraglione, lo percorrono fino alla fine e si mettono nudi, vicini, a prendere il sole, tra mare e cielo, appena sfiorati da una tiepida brezza marina.
Ludovico la guarda. Nuda è come sempre bellissima, e il tenue luccichio dell’olio solare sulla sua pelle ambrata la rende più che mai sensuale. I capezzoli, poco più bruni dei seni, che sporgono appena, la poca cortissima peluria che le abbellisce il colmo del monte di venere, sul pube depilato, i bei piedi… Adora starle vicino, sfiorarla appena nel poco spazio che hanno lassù, e godersi anche solo la sua semplice presenza, e la consapevolezza della loro nuda intimità, oggi un po’ rubata.
Vorrebbe parlare della serata col libraio, ma avverte che per lei è ancora troppo presto, e siccome tutti gli altri possibili argomenti gli sembrano insignificanti, si astiene: tace con lei, e la lascia pensare. Nel silenzio il flusso dei pensieri lo culla… lei si è addormentata… dormiveglia.
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Dopo l’incontro, però, anche il libraio è rimasto turbato.
La bellezza, la titubanza e poi la docilità e la capacità di stare al gioco di Isa lo hanno colpito, così come i modi sicuri e freddi del marito nel coinvolgerla e nel partecipare, ma la cosa che poi gli è tornata in mente più spesso è una strana sensazione di vuoto, come la consapevolezza di un’occasione perduta.
Perduta… ma perché? Ne ha fatto letteralmente ciò che ha voluto, fino a possederla completamente! E senza alcun riguardo!! E invece… forse proprio per questo… non riesce a non pensarci.
È domenica, non ha programmato niente ed è l’unico giorno della settimana in cui il suo negozio è chiuso.
Ricorda di aver sentito dire che se il tempo fosse stato bello i due avevano pensato, domenica, di andare a pranzo a Malamocco, o a Pellestrina, in bicicletta… e allora esce, e prende la bici. Se va bene li rivedrà, altrimenti… un po’ di sole e una bella pedalata di sicuro non gli faranno che bene.
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Sono circa le undici quando, pedalando sull’argine verso Malamocco, Ludovico vede due biciclette legate davanti ad un accesso al mare. Si ferma, guarda giù… qualcuno ha costruito una specie di tenda, ma non vede nessuno, neanche in acqua. Poi intravede due persone su un muraglione, in fondo, controluce… decide di scendere.
Mentre lui lega la bici Ludovico si accorge che sta per arrivare qualcuno e avverte Isa: e allora di malavoglia entrambi si rimettono in fretta il costume da bagno, e si affrettano a scendere dal muraglione per marcare il territorio che hanno occupato.
Il libraio li riconosce al volo, e scendendo in spiaggia si sbraccia a salutare. Isa e Ludovico invece devono fare attenzione a dove camminano e non lo riconoscono che quando tutti e tre sono sulla sabbia.
Sorpresa.
I due uomini si stringono la mano, e Isa viene abbracciata e baciata dal libraio, che ha in testa un Panama chiaro col nastro nero.
“Bello il tuo cappello! Ti sta bene!!”
Ludovico sorride, se lo toglie e glielo mette.
“Sta benissimo anche a te!!
Sinceramente: speravo di ritrovarvi! Però se volete stare soli vado via subito, giusto un saluto.”
Ludovico scruta l’espressione di Isa. È sorpresa, come anche lui, ma non infastidita. L’imprevista presenza dell’amico ha diradato in pochi attimi il suo mutismo. Sorride…
“Ma no, dài, resta!” dice, “ci fa piacere. Solo che noi tra un po’ andiamo via, abbiamo appena prenotato a Malamocco…”
“Beh grazie, allora resto. Fa piacere anche a me!”
“Abbiamo anche un po’ d’ombra” dice Ludovico.
Siedono sotto al telo. Gli uomini ai lati, Isa tra i due. Nel poco spazio disponibile il contatto fisico è inevitabile, ma anche piacevole: perché adesso avviene naturalmente, e sulla pelle nuda, e senza ipocrite scuse.
Subito si ricrea il clima divertito e cordiale di quando avevano preso l’aperitivo, ma senza la tensione della prima volta, e soprattutto senza la reciproca difficoltà di scoprire le carte.
“È stata una serata indimenticabile”, dice il libraio, “perché non mi sono mai sentito così a mio agio in una situazione come quella. È scattato subito qualcosa che… non so, ma poi ha lavorato bene, perché siamo stati perfetti, tutti e tre, e specialmente… Isa”.
“Ma il merito è stato anche tuo, Ludovico! Perché sei diverso dagli altri, e ci sai fare, e io… mi sono lasciata andare. Lo sai che erano anni che non… e che non credevo proprio che mi sarei potuta divertire ancora a fare la slave?”
“A FARE la slave?”
“Si, a farla… perché io non sono una slave! La faccio quando… non so, deve scattare qualcosa, appunto. Però mi diverte… e mi viene anche bene, credo!”
“Benissimo!!” i due uomini, insieme. Ridono.
Le loro mani si sono intanto lentamente avventurate sulle belle gambe di Isa. Ha iniziato Ludovico, il marito, ben presto seguito da Ludovico, il libraio, e lei, senza più remore, si lascia accarezzare, sperando come gli altri di non essere vista.
Il libraio però le slaccia il reggiseno.
Allora lei si gira di scatto, incrociando d’istinto le braccia per sorreggere le spalline. “Dài, Ludovico…!” Di nuovo lo sguardo dell’uomo, e quella fitta tra le gambe… dove del resto le sapienti dita del marito stanno dolcemente accarezzandole il pube. Ludovico la guarda, e inclina appena la testa…, e allora anche lei, dall’altro lato, e si lascia baciare.
Un bacio lungo, con una mano del libraio dietro la nuca e l’altra su un seno, alla fine del quale Isa si gira e bacia anche il marito.
Ludovico è contento perché finalmente rivede la moglie serena, loquace e divertita, e capisce che è il momento di fare un passo indietro.
Fa caldo. C’è un chiosco a 500 metri, e si offre di andare a prendere qualcosa da bere per tutti.
“Si grazie!” dice Isa, “qualsiasi cosa purchè sia liquida, e fresca”
“Lo stesso… grazie!”
Si alza, saluta e si avvia verso le bici.
Deliberatamente, non si affretta: pedala con calma, e al chiosco fa la fila, senza smaniare. Poi torna indietro, sempre con calma, e quando arriva vede con soddisfazione che i due sono in acqua, oltre i muraglioni, l’uno di fronte all’altra. Sporgono solo le loro teste. Sono vicinissimi, lei con le braccia intorno alle spalle dell’uomo, e si stanno baciando.
In più, nascosti dall’acqua, i loro sessi nudi sono di nuovo l’uno nell’altro: ma questo Ludovico può solo immaginarlo.
Scende, e si sistema sotto la tenda. I due non lo hanno visto, e dal punto in cui si trova sulla spiaggia non li vede più neanche lui.
Passa del tempo… eccoli. Tornano in spiaggia sorridenti e un po’ imbambolati, lei col reggiseno in una mano e lui col costume un po’ storto.
Sorride.
“Eccovi!! Beviamo, dài, che è già calda!”
“Si dài… ci vuole proprio!”
“Brindiamo?”
“Brindiamo! Alle amicizie”
“Alle buone e fortunate amicizie!!!”
………………………………………..
Ludovico sa che Isa e il libraio si erano piaciuti subito, reciprocamente, e vederli ritrovare la loro intesa non lo disturba affatto: anzi gli fa piacere, perché allarga i confini del possibile. È un po’ sorpreso però dal fatto che per la prima volta qualcuno sia riuscito a piacere abbastanza a sua moglie da indurla in tentazione, prima, e poi anche a farsi senza troppi complimenti gli affari suoi, contando sulla sua complicità… o forse per presentargli il conto della recente serata?
Non lo sa. E francamente neanche gli interessa più di tanto: perché lei è contenta, l’amico è simpatico e la situazione è molto promettente. Va più che bene così. Va in acqua, per infrescarsi un po’, e poi si sdraia accanto ai due, sulla sabbia.
È quasi l’una, e c’è molta più gente di prima. Non nella loro spiaggetta, che i passanti evitano con apparente noncuranza, ma in quelle limitrofe, e anche in acqua.
“Ragazzi, dispiace dirlo ma… forse è meglio andare, perché si sta facendo tardi.”
“Vieni con noi?”
“Con piacere!” E il cappello tienilo tu, perché ti sta benissimo.”
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Malamocco: trattoria, pergolato, crostacei e prosecco. E racconti di storie, di fatti e di esperienze: tutto il meglio e il peggio delle loro vite ad alimentare una irresistibile voglia di condividere tutto, da veri amici, mentre Isa acquista una sempre maggiore sicurezza di sé e Ludovico, il libraio, deposte le armi del conquistatore e del Padrone a caccia di schiave, più che corteggiarla la tratta ormai confidenzialmente, oltre il limite delle normali convenienze. E lei lo lascia fare!
Ludovico, il marito, sta intanto al gioco, serenamente, continuando a sostenere e incoraggiare la moglie per farle sentire che è felice che lei sia libera di divertirsi come vuole, e che non c’è niente di male nel farlo, e che tutto questo non è che uno dei tanti modi in cui la ama.
Al caffè Ludovico li invita a casa: “Se volete… non è lontano. Ci possiamo rinfrescare un po’, e anche… si, scusate, lo so di essere proprio sfacciato! Perdonatemi, ma penso proprio che adesso ci vorrebbe un po’ di privacy.”
Ludovico non aspettava altro, ma resta imperturbabile. Isa tentenna… ma solo un momento, e accetta.
I due uomini le prendono entrambi una mano, sul tavolo. Lei sorride e le stringe tutte e due, ma sotto il tavolo lascia che il libraio prema una gamba sulla sua.
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Pedalano adesso tutti e tre sotto il sole del primo pomeriggio, e in breve sono di nuovo nella zona abitata del Lido. Poche svolte per le silenziose stradine verso San Marco, seguendo il libraio, e imboccano un cancello aperto mentre più in là già si solleva la serranda di un garage. Dentro li accoglie una gradevole frescura, che fa immediatamente indurire i capezzoli di Isa. Sporgono dalla canottiera leggera che indossa senza reggiseno, e sono irresistibili, ma i due Ludovico fanno finta di niente e la scortano all’ascensore.
Ultimo piano… sul pianerottolo fa caldo, ma la casa è immersa in una fresca, silenziosa e ovattata penombra.
Ludovico fa accomodare gli ospiti, si scusa e va via. Torna quasi subito con dei teli da bagno, ne dà uno a Isa e l’accompagna verso la doccia. Prima di lasciarla entrare le mette una mano tra le gambe e la bacia un’altra volta, poi torna da Ludovico e si siede a fianco a lui.
“Che donna!!” dice, “mi ha stregato.”
“E tu hai stregato lei! Guarda, è un fatto straordinario. Non era mai successo!! Ma te lo sei meritato, perché hai tutte le caratteristiche che abbiamo sempre cercato negli altri, senza mai trovarle.”
Stanno ancora parlando quando Isa dopo qualche minuto ricompare. Ha in testa il cappello del libraio, il seno nudo, l’asciugamano drappeggiato sui fianchi come un pareo ed è scalza. Profuma di fresco, e di pulito. Sorride.
“Posso esprimere un desiderio da schiava?”
I due uomini, letteralmente abbagliati dalla visione, abbozzano un si con le teste.
“Restate come siete, salati e un po’ sudati. La doccia la farete… dopo. E adesso… comandatemi”
I due si guardano, Ludovico annuisce…
“Allora vieni qui, inginocchiati e apri bene la bocca.”
Davanti al marito Isa attraversa la stanza e fa ciò che le è stato detto. Ludovico intanto ha estratto il sesso dai calzoncini e lei glielo bacia delicatamente, prima con le labbra e poi con la punta della lingua.
Sa di sale, e di maschio, e le piace da morire. Le mani del libraio sulle tempie, e subito dopo il suo glande in fondo al palato. Succhia, beatamente… poi il libraio sposta le mani: una sotto il mento e una sulla nuca, e intanto spinge sempre più a fondo il suo cazzo nella docile gola di Isa… il marito si avvicina, e per farla salire di giri le accarezza capezzoli e sesso.
………………………………………..
Poco dopo Isa è nuda, sul letto di Ludovico, inginocchiata, col cappello ancora in testa e le gambe divaricate.
Dietro di lei il libraio, nudo anche lui, le accarezza il ventre e i seni con una mano, mentre con l’altra, da dietro, le sfiora la fica, e intanto le bacia le spalle, la schiena e il collo. Lei inarcandosi e muovendo il bacino gli accarezza il sesso e i testicoli con entrambe le mani, e col sedere.
Ludovico, seduto vicino al letto, li guarda, e vorrebbe inserirsi nel gioco, ma è come inibito dalla consapevolezza che Isa, forse per la prima volta, invece di stare al gioco in qualche modo lo sta guidando, e non interferisce perché in tutto questo il ruolo del libraio è stato determinante, e non vuole rischiare di rompere l’incantesimo.
Lei gira la testa all’indietro e si lascia baciare, lascivamente, poi guidata dalle mani del libraio scende coi gomiti sul materasso e si offre, pronta a riceverlo come e dove vuole lui.
Lui invece scambia uno sguardo col marito, e pur avendo perfettamente capito che deve andare avanti da solo prova ugualmente a coinvolgerlo in qualche modo.
Quindi la fa girare, le mette il cazzo in bocca un’altra volta e con la mano invita Ludovico a prepararle i buchi per la penetrazione.
Al contatto con la sua lingua Isa ha un sussulto, geme, scuote i fianchi e allunga una mano per accarezzare con amore la testa al marito, che allora aumenta il ritmo mentre lei ansima.
Sul letto compare un plug in acciaio, con alla base un grosso cristallo trasparente. Ludovico senza smettere di leccare lo infila nel culetto della moglie, che per un secondo si irrigidisce ma poi continua ad eccitarsi succhiando l’amico. Poi le si sdraia a fianco, e lei glielo prende subito in bocca.
Il libraio per un po’ lascia fare, segandosi, ma infine la attira a sé, la mette supina e mentre lei allarga le gambe inizia piano piano a penetrarla in fica, lentamente per non farle espellere il plug.
Poi, quando è tutto dentro, mentre lei si contorce mugolando le prende le chiappe tra le mani e la monta con passione, premendo con un dito sul plug per tenerlo fermo.
Isa gode, senza ritegno, mentre il marito si sega sul suo viso. La doppia penetrazione la fa impazzire.
“Sborrala dài” fa Ludovico mentre la scopa “Voglio vederle la faccia strisciata di bianco”
Isa con un vago sorriso si volta verso il marito, annuisce e socchiude le labbra con la lingua.
Ludovico accetta, e accelera il ritmo per accontentare gli altri due.
Il libraio, intanto, ha lasciato che il plug venisse espulso dai colpi del suo cazzo in fondo alla fica, e sul più bello, proprio mentre Isa sta per venire, esce, le prende le caviglie con le mani, le allarga ulteriormente le gambe e glielo mette di forza nel culo, che si apre senza sforzo e subito si richiude, stringendo appena la sua asta in una tiepida e accogliente cavità. Isa intanto si masturba con una mano.
Poi continua a montarla come prima, scopandola con forza e con passione, fino a quando non vede gli schizzi del marito sul viso dell’amica, e la sua bocca aprirsi avidamente verso di loro.
“Brava… bravissima… siiii…. e bravo anche tu, Ludovico… e adesso Isa vuoi il resto o preferisci un bel clistere?”
“Siiiiiii…… siiiiiii….. Si Ludovico, tutto…. tutto quello che vuoi…. vieni… vengooooo!!!!!!”
Le urla e le violente contrazioni della donna hanno su di lui il sopravvento, e così gode molto intensamente anche lui, stavolta nel culo dell’amica.
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